Uso giustizialista della politica
Intermezzi
Berlusconi continua a riempire i mezzi di comunicazione delle proprie menzogne. Per rimettere un po' le cose in prospettiva, gradirei ricordare alcuni fatti:
- il voto nazionale non è per la presidenza del consiglio, ma per il parlamento; i risultati delle elezioni politiche non sarebbero un plebiscito nei suoi confronti nemmeno se la coalizione che l'ha appoggiato avesse preso quel 60–70% che lui continua a sbandierare;
- il partito di Berlusconi, nei suoi momenti migliori (13 anni fa) ha superato di nemmeno un punto percentuale la soglia del 40%; alle ultime elezioni non è arrivato nemmeno al 38%; siamo ancora ben lontani dal famoso “72%”;
- la prescrizione di un reato non è una (piena) assoluzione; nei processi caduti in prescrizione Berlusconi è stato trovato colpevole, ed ha potuto evitare di scontare la pena solo grazie a leggi fattegli su misura dai suoi governi;
- i guai giudiziari di Berlusconi sono cominciati, tanto dentro quanto fuori dall'Italia, sensibilmente prima della sua “discesa in campo”, quando gli era impossibile parlare di “uso politico della giustizia” nelle proprie arringhe televisive di difesa.
Perché al TG1 non fanno un bel servizio sulla storia giudiziaria di Berlusconi, dalle origini ai giorni nostri, mettendo in evidenza l'uso giustizialista della politica fatto dallo stesso? Sarebbe carino concludere ricordando che le continue menzogne con cui cerca di difendersi sono spesso passabili di denuncia, a partire dai sondaggi farlocchi.
P.S. poi qualcuno dovrebbe spiegare a Berlusconi cosa vuol dire realmente quella parola.